EXPO-AGRI (Joint Project 2015)

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  • CAPOFILA – Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Verona (resp. scientifico dott. Davide Quaglia)
  • Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA)
  • Agricontrol Snc di Balbo e Secco.

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Ente finanziatore

Il progetto è parzialmente finanziato nell’ambito del programma Joint Projects 2015 promosso dall’Università degli Studi di Verona.

Obiettivi

Condizioni ambientali avverse ed agenti fitopatogeni, come batteri e funghi, possono causare seri danni a raccolti e consumatori. Recentemente il CeRSAA, centro di sperimentazione e assistenza agricola della Camera di Commercio di Savona, si è distinto per lo studio del binomio ospite-parassita “Basilico – Peronospora” che condiziona da oltre un decennio la qualità e la produzione di basilico, ingrediente determinate di varie ricette “Made in Italy”. La coltivazione in serra incrementa la produttività e permette di controllare le condizioni climatiche, ma può anche favorire la comparsa di fitopatie, tra cui la peronospora su basilico. L’azienda Agricontrol è impegnata da vari decenni nella progettazione e creazione di impianti dotati di sensori dei principali parametri fisici e climatici interni ed esterni all’ambiente protetto(ad es. luce, vento, pioggia, temperatura, umidità) che permettono di regolare riscaldamento, raffrescamento, illuminazione, fertirrigazione e grado di apertura dei portelli.

Allo stato attuale, il controllo automatico di serra avviene impostando azioni da compiere al superamento di valori soglia di determinati parametri fisici (ad es. se la velocità del vento supera una certa soglia bisogna chiudere i portelli), ma manca un’azione di controllo diretto sulla crescita del prodotto e sul comportamento dei patogeni determinata dall’insieme dei parametri monitorati e dalla loro correlazione. Lo studio del binomio ospite-parassita “Basilico – Peronospora” può essere ulteriormente approfondito dal CeRSAA mediante l’utilizzo di nuovi sensori che permettano, ad esempio, la rilevazione senza contatto della temperatura fogliare. L’utilizzo di sensori in fase di studio di una fitopatia richiede grande flessibilità nel loro posizionamento e spostamento; questo richiede di estendere l’architettura attuale di controllo di serra con introduzione di tecnologie di trasmissione wireless conformi a standard industriali come ZigBee.

Il progetto, la cui durata è 2 anni, si pone come obiettivo generale quello di migliorare le conoscenze, le metodologie e le tecnologie di controllo di serra per aumentare la produttività e ridurre lo sviluppo di malattie delle piante. Questa ricerca si propone i seguenti obiettivi specifici:

  1. sviluppo di un sensore wireless ZigBee per la misura senza contatto della temperatura della superficie fogliare;
  2. approfondimento dello studio agronomico del binomio ospite-parassita “Basilico – Peronospora” mediante l’utilizzo intensivo di sensori;
  3. creazione di un modello matematico della relazione tra i parametri fisico-climatici monitorati, la crescita della biomassa e lo sviluppo della fitopatia;
  4. sviluppo di un sistema di predizione della crescita della biomassa e dello sviluppo della fitopatia in funzione dei parametri fisico-climatici monitorati e delle previsioni meteorologiche;
  5. sviluppo di un sistema di controllo di serra che favorisca la crescita della biomassa di una coltura e riduca il rischio di comparsa di alterazioni biotiche diverse; questo risultato sarà raggiunto grazie all’applicazione guidata delle soluzioni possibili sul binomio ospite-parassita “Basilico – Peronospora”, scelto quale caso di studio;
  6. estensione dell’architettura attuale di controllo di serra con introduzione di tecnologie di trasmissione wireless conformi allo standard ZigBee.

Risultati attesi

Il progetto fornirà nuove conoscenze agronomiche sul binomio “Basilico – Peronospora” e una nuova generazione di controlli climatici delle serre direttamente finalizzata all’ottimizzazione della crescita vegetale e alla prevenzione della comparsa di fitopatie. I risultati del progetto avranno un positivo impatto sull’economia, sulla disponibilità e qualità degli alimenti e sulla messa a punto di strategie e tecniche di agricoltura sostenibile e di precisione.

 

Articolo tecnico pubblicato su “Flortecnica” (pag. 17)