ESTENSIONE DI ETICHETTA

Partner

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• Azienda Agricola “Cappello Roberto” – Albenga (SV)
• Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA)

Ente finanziatore

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Obiettivi

Il progetto si propone di attuare le procedure ufficiali previste dalle normative vigenti finalizzate all’estensione di etichetta di agrofarmaci innovativi, caratterizzati da basso impatto ambientale, basso profilo residuale e sicurezza per l’operatore da colture cosiddette “maggiori” a e colture “minori” (ortaggi a foglia e erbe fresche).

Materiali e metodi

Le colture interessate dalle attività previste dal progetto sono gli “Ortaggi a foglia e erbe fresche” ed in particolare le “erbe fresche”, tra cui rosmarino, salvia e timo.
I patogeni per i quali è necessaria una attività di contenimento sono: agenti di marciumi basali e radicali (Phytophthora spp., Pythium spp., Rhizoctonia solani), agenti di marciumi molli e di necrosi fogliari e ramali (Botrytis cinerea, Sclerotinia spp., Colletotrichum spp., Alternaria spp.), insetti (tisanotteri e aleurodidi) e acari fitoparassiti (tetranichidi e tarsonemidi).
I mezzi chimici saranno individuati nel corso della prima fase di attività del progetto, con la collaborazione delle industrie agrochimiche detentrici dei prodotti contenenti le materie attive interessanti, sentito il parere del Tavolo Fitopatologico Regionale istituito dalla Regione Liguria e il Servizio Fitosanitario Regionale per le osservazioni di propria competenza. Saranno scelti esclusivamente prodotti innovativi (per tipo di molecola e/o per formulazione), caratterizzati da basso impatto ambientale, basso profilo residuale e sicurezza per l’operatore e per il consumatore. In via prioritaria saranno presi in considerazione quei prodotti già autorizzati nei Paesi europei di destinazione delle produzioni individuate più sopra, tra cui, per esempio, la Germania.

 

Risultati attesi

• estendere l’autorizzazione d’uso (etichetta) di agrofarmaci sulle colture minori individuate dei mezzi di difesa maggiormente necessari per la lotta alle avversità delle piante;
• accelerare il processo di armonizzazione degli agrofarmaci, in particolare per quanto attiene l’effettiva disponibilità dei prodotti commerciali contenenti la materia attiva oggetto dell’indagine;
• ridurre l’impiego di mezzi di difesa vecchie e potenzialmente ad alto impatto ambientale;
• favorire un maggiore vantaggio competitivo delle PMI che potranno utilizzare tali prodotti, potendo esitare sul mercato produzioni sane e di qualità;

• ridurre i costi delle produzioni agricole individuate.