LIFE SUMFLOWER

Prodotti di progetto

Linee guida

Brochure

Pieghevole generale

Pieghevole – acqua

Pieghevole – energia

Pieghevole – integrazione territoriale

Pieghevole – nitrati

Pieghevole – rifiuti

Pieghevole – compost

Pieghevole – biosicurezza

 

Partner

• Università degli Studi Di Genova – Giardini Botanici Hanbury, Genova
• Distretto Florovivaistico del Ponente Ligure, Sanremo
• Impresa verde s.r.l., Imperia
• Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura – Unità di ricerca per la floricoltura e le specie ornamentali, Sanremo
• Istituto Regionale per la Floricoltura, Sanremo
• Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza (CeRSAA), Albenga

Ente finanziatore

Direttorato Generale Ambiente – Commissione Europea

Obiettivi

Obiettivi generali
– Creare un sistema per la gestione sostenibile applicata alla coltivazione delle specie floricole e ornamentali che tenga conto degli aspetti di natura sociale, economica e ambientale tenendo in particolare considerazione alcuni aspetti chiave (impiego delle risorse e di fonti di energia rinnovabili, rifiuti, utilizzo del suolo, ecc.);
– Analizzare, valutare e ridurre le principali cause di impatto ambientale del settore floricolo incrementandone l’efficienza ma senza trascurarne al vitalità economica;
– Assistere le PMI operanti nel settore floricolo nell’applicazione delle migliori tecniche produttive disponibili, tecnologie;
– Mostrare le opportunità e i benefici derivanti da una floricoltura sostenibile in base a quanto previsto nell’ambito della strategia di Göteborg;
– Saggiare e migliorare gli schemi di certificazione oggi adottati, in modo da garantire prodotti con valore aggiunto sia in termini qualitativi che di sostenibilità.

Obiettivi specifici per il CERSAA
– Permettere agli agricoltori di identificare le migliori soluzioni in termini di impiego di fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico e eolico) all’interno delle proprie aziende in modo da ottenere una produzione più rispettosa dell’ambiente e incrementare la loro competitività (AZIONE 6);
– Monitorare il rilascio di nitrati all’interno dei corpi idrici e definizione delle aree vulnerabili; analisi del destino dei nitrati nell’ambiente e valutazione di possibili tecniche di rimedio (AZIONE 7);
– Identificare, caratterizzare e quantificare i flussi di produzione del settore floricolo in modo tale da ridurre la produzione di rifiuti ed incrementarne il riciclo (AZIONE 8.2).

Materiali e metodi

I Giardini Botanici Hanbury (Università di Genova) svolgono il ruolo di coordinatore del progetto.
Il progetto è costituito da 22 azioni in base al seguente schema:
• 5 azioni (dalla 18 alla 22) riguardano la gestione generale, il monitoraggio e l’attività di reporting del progetto;
• 10 azioni “chiave” (dalla 1 alla 10) rappresentano il cuore operativo del progetto e coinvolgono alcune aziende floricole situate nella porzione occidentale della Riviera Ligure (province di Imperia e Savona); in tali aree il settore floricolo rappresenta il settore produttivo principale;
• 7 azioni (dalla 11 alla 17) riguardano la comunicazione e la divulgazione dei risultati di progetto.
Le azioni chiave prevedono un’azione preparatoria (Azione 1) volta a coinvolgere all’interno delle attività di progetto gli imprenditori agricoli, in questo modo rendendo più facile la fase di attuazione.
La fase di attuazione è costituita da 7 azioni operative (dalla 2 alla 8) aventi a che fare con: 1. una valutazione globale della sicurezza ambientale e 2. un miglioramento tecnico rivolto ad una maggiore sostenibilità. Il primo aspetto prende in considerazione il tema della sicurezza su differente scala spaziale: a cominciare dalla caratterizzazione di pratiche che siano in grado di incrementare l’integrazione del settore floricolo all’interno del territorio locale da un punto di vista sociale, economico ed ambientale passando attraverso la valutazione e il miglioramento della sostenibilità della catena produttiva e infine l’applicazione di protocolli che riducano l’uso di prodotti chimici e assicurino un approccio responsabile da parte degli operatori in termini di salute e sicurezza. Il secondo aspetto è volto a saggiare migliorie di tipo tecnico per incrementare le performance ambientali delle aziende agricole in merito a: consumo idrico ed energetico, gestione/riduzione/riciclo dei rifiuti, monitoraggio/ottimizzazione della fertilizzazione azotata.

Risultati attesi

• Caratterizzare le fasi critiche all’interno della catena produttiva floricola dal punto di vista della sostenibilità;
• Caratterizzare le migliori tecniche disponibili per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente circostante;
• Favorire l’integrazione della floricoltura nel tessuto produttivo locale;
• Suggerire linee guida per una gestione sostenibile del settore floricolo;
• Incrementare le conoscenze degli operatori del settore per quanto riguarda il suo impatto ambientale;
• Realizzare un sistema avanzato composto da aziende agricole dimostrative multifunzionali che costituiscano un esempio/modello per l’intera industria floricola;
• Mettere a punto una serie di linee guida e di best practice da applicare a livello europeo per dare impulso alla gestione sostenibile del settore floricolo.

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