AGRIL

Partner

  • Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola – CeRSAA (Capofila)
  • Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’Economia Agraria, Centro Orticoltura e Floricoltura – CREA-OF
  • Agriturismo La contessa di Corrado Raffaele
  • Vivai Montina Società Agricola Semplice
  • Azienda Agricola Mauro Noaro

 

Ente finanziatore

Regione Liguria
PSR 2014-2020 – Mis. 10.2 “Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura

 

Il progetto in sintesi

In Liguria gli agrumi hanno profondamente disegnato il paesaggio agrario sul versante che guarda il mare, prosperando in modo non omogeneo lungo tutto l’arco costiero, risultando anche influenzati dalle caratteristiche climatiche specifiche delle diverse sottozone.
Tra i numerosi agrumi presenti sia per produzione che per ornamento o collezione, di particolare rilievo sono il Chinotto di Savona, l’Arancio Pernambucco, il Limone e l’Arancio Amaro.
Tuttavia, secondo le ultime rilevazioni disponibili per la provincia di Savona (Istat e Regione Liguria, 2016), le superfici coltivate ad agrumi sono pari a circa 30 ha, suddivisi tra limone (12 ha), arancio (10 ha), mandarino (2 ha) e Chinotto (6 ha), con rese comprese tra 80 q/ha e 110 q/ha. Le superfici appaiono in diminuzione rispetto al periodo del decennio precedente ma in crescita rispetto alla rilevazione del 2013/14. La ragione di questo fenomeno si spiega con i maggiori costi di gestione conseguenti alla particolarità delle coltivazioni di agrumi in Liguria, come anche nella vicina Costa Azzurra: si tratta, storicamente, di impianti arborati posti ai lati di viottoli intra e interpoderali, oppure di filari di piante posti a ridosso di muri a secco o delle tipiche “creuze”).

Benché alcuni degli agrumi liguri siano iscritti e pertanto riconosciuti quale risorsa di biodiversità all’interno del genere Citrus, per nessuno è presente una schedatura ufficiale e depositata che codifichi le differenze rispetto ad altre accessioni simili, né sono presenti nuclei di conservazione del germoplasma (le c.d. “Banche del Germoplasma”) che possano garantire nel tempo la conservazione dei caratteri delle accessioni.

 

Obiettivi

  • tutelare e valorizzare selezioni locali e autoctone, venutesi a differenziare nei secoli di isolamento dalle accessioni originarie e da quelle successivamente evolutesi in altri territori e potenzialmente concorrenti per ragioni di costo, caratteristiche produttive e mercatali;
  • promuovere una gestione attiva e sostenibile delle risorse naturali e della biodiversità;
  • valorizzare il legame tra diversità biologica e culturale, tra tradizioni culturali e pratiche tradizionali;
  • favorire l’interazione tra soggetti istituzionali diversi, la ricerca e il mondo operativo, e la partecipazione attiva di tutti i soggetti.

 

Risorse genetiche

  • arancio pernambucco
  • limone
  • chinotto di Savona
  • arancio amaro del ponente Ligure