DIMOSTRATIVO BIRRA

Partner

Partner unico – Centro di Sperimentazione ed Assistenza Agricola (CERSAA)

Ente finanziatore

Regione Liguria

PSR 2014/2020 – Mis.19.2 Bando GAL 1.02.18

Importo ammesso a sostegno: 46.201,27 €

Obiettivi

Il progetto prova a dare una risposta ai punti di debolezza del settore agricolo, riferito anche alla produzione delle materie prime: scarsa redditività aziendale e scarsa integrazione lungo la filiera agricola.

Il progetto ha come risultato atteso la dimostrazione della possibilità di qualificare e diversificare le produzioni di birra, utilizzando materie prime e tecniche di produzione esistenti e applicabili anche alla realtà del territorio del GAL Valli Savonesi. Il progetto mira a valorizzare ed estendere i più che positivi risultati di attività di dimostrazione avviati con la precedente programmazione PSR 2007-2013, finalizzati alla dimostrazione delle potenzialità del territorio del savonese – ed in particolare quello valbormidese – nella produzione di birra, a partire da materie prime prodotte nella stessa area, valorizzando un territorio marginale.

Innovazioni

Il progetto intende avviare la soluzione, o risolvere ove possibile, alcune carenze produttive e tecniche che ostacolano la produzione di birra con l’utilizzo di materie prime di origine locale, o coltivate localmente. L’innovazione proposta, nello specifico, mira a:

  •  mitigare, introducendo selezioni varietali commerciali o popolazioni locali, la forte carenza di materie prime prodotte nei territori di produzione delle birre;
  • ridurre, conseguentemente, i costi di trasporto e lavorazione per il loro rifornimento da aree di produzione anche molto lontane (nord e est Europa per quanto riguarda il luppolo, i lieviti e, in parte, il malto);
  • favorire la valorizzazione di popolazioni locali di luppolo, una specie vegetale normalmente presente all’interno della biodiversità dell’Appennino ligure e toscano;
  • migliorare le conoscenze circa l’adattabilità, le performances produttive e i problemi colturali e fitosanitari delle selezioni di orzo distico (utilizzate assieme a frumento, mais e grano saraceno, nella produzione di birra) più interessanti per le aziende agricole ed i birrifici agricoli locali;
  • avviare l’introduzione di lieviti anche isolati e selezionati in loco;
  • favorire l’uso di diverse tipologie di acqua – principale ingrediente della birra e fattore critico per il successo dei prodotti – presenti nell’areale di progetto e dotate di caratteristiche ideali per la produzione delle diverse tipologie di prodotto finito;
  • aggiornare le aziende relativamente alle tecniche di maltazione e alle più innovative tecnologie di produzione;
  • aggiornare le imprese agricole circa le normative di riferimento applicabili per colture, come il luppolo, prive, in Italia, di prodotti fitosanitari utilizzabili per il contenimento delle fitopatie specifiche.

Risultati attesi

1. messa a punto di un documento tecnico dedicato alla produzione di birre con l’impiego di materie prime del territorio;

2. messa in rete delle imprese che operano nella filiera produttiva: produzione di cereali e loro trasformazione in malto, di luppoli e lieviti, anche isolati localmente;

3. illustrazione e applicazione di protocolli per la sicurezza delle materie prime e dei prodotti finiti;

4. dimostrazione delle potenzialità offerte dall’ambiente locale e dalla biodiversità locale;

5. dimostrazione delle fattibilità di un processo di valorizzazione delle birre del territorio;

6. dimostrazione del potenziale di innovazione di prodotto e di processo produttivo;

7. illustrazione delle potenzialità legate all’uso di aromatizzanti locali (es: vinacce/mosti, scorze di agrumi, castagne, …).